PARTE III: DESCRIZIONE

DESCRIZIONE PARTE GENERALE

40. NORME GENERALI DI DESCRIZIONE

Titolo

In SBN ogni descrizione parte dal titolo, e in particolare dal titolo principale di una monografia o di un periodico. Tutti gli altri titoli e gli autori sono oggetti di legami e vengono creati a partire dal titolo base.

Ogni tipo di titolo è individuato da un particolare codice di natura e dai relativi codici di legame possibili (v. specchietti alle App. 2.1.1. per le nature e App. 2.2.1. per i legami).

In ordine alfabetico questi sono i codici di natura previsti dal programma SBN:

A = Titolo di raggruppamento controllato (v. par. 39.)

B = Titolo di raggruppamento non controllato (v. par. 39.)

C = Collezione (v.par. 48.)

D = Titolo non scelto come principale, ma oggetto di un accesso (per la casistica v. App.3.1., legame 8)

M = Titolo principale di una monografia, scelto come partenza della descrizione bibliografica.

N = Spoglio (v. par. 51.3.)

P = Titolo parallelo (v. par. 42.)

S = Titolo principale di una pubblicazione in serie, scelto come partenza della descrizione bibliografica (v. volume di regole appositamente redatte per questo tipo di pubblicazioni)

T = Titoli successivi in pubblicazioni senza titolo collettivo, oppure testo aggiunto ad un testo principale (per la casistica v. App. 3.1., legame 3)

W = Titolo non significativo di singoli volumi in un'opera in più volumi che richiede una catalogazione a livelli (v. par. 47.)

Titolo evidenziato da asterisco

In SBN un accesso è sempre rappresentato dal titolo partendo dalla prima parola esclusi gli articoli: titolo che è evidenziato da un asterisco non seguito da spazio. Se l'asterisco è preceduto da un articolo, prima dell'asterisco si lascia uno spazio, salvo quando l'articolo è apostrofato.

Parte essenziale del titolo

Se il titolo essenziale non comincia con la prima parola del titolo dell'edizione, ad es. se comincia con una espressione che ha solo la funzione di introdurlo, un accesso deve partire da tale titolo. Eccezionalmente se l'opera è in più volumi ciascuno dei quali ha una espressione introduttiva diversa e vi è la necessità di raccoglierli tutti in una catalogazione a più livelli, per il livello superiore si può ricorrere alla parte essenziale del titolo.

Titolo che inizia con sigle, iniziali puntate, numerali

Altri accessi debbono partire dalla forma sciolta delle sigle, dei numerali (nella lingua del titolo) o delle iniziali puntate che si trovino all'inizio del titolo (e v. a. par. 40.3.).

*Tavola *rotonda I *musei *ferroviari in Italia e in Europa <1979 ; Cuneo> (R) [Codice di resp. 1]
*Atti della Tavola rotonda I musei ferroviari in Italia e in Europa : sabato 6 ottobre 1979, Stazione ferroviaria di Cuneo. - [Torino] : Regione Piemonte, Assessorato istruzione e cultura, [1980?]. - 95 p. ; 24 cm.
i.s.: I *musei ferroviari in Italia e in Europa [Legame M8D per il titolo significativo]

Alberti, Leon Battista (C) [Codice di resp. 1]
I *primi tre libri della famiglia / Leon Battista Alberti ; testo e commento di F. C. Pellegrini ; riveduti da R. Spongano con una nuova introduzione. - Firenze : Sansoni, 1946. - LXIV, 419 p. ; 23 cm.
i.s.: 1) Pellegrini, Francesco Carlo (C); 2) Spongano, Raffaele (C) [Codice di resp. 3]
i.s.: *Della famiglia [Legame M8D per il titolo significativo]

La *R.S.I. nelle lettere dei suoi caduti. - Roma : Rivista romana, 1963. - 627 p. : ill. ; 28 cm.
(*Collana di studi storici ; 7) [Legame M1C]
i.s.: La *Repubblica sociale italiana nelle lettere dei suoi caduti [Legame M8D per la sigla iniziale in forma sciolta]

*S. Pietro principe degli apostoli. - Brescia : Tip. queriniana ed., 1907. - 85 p. ; 18 cm.
i.s.: *San Pietro principe degli apostoli [Legame M8D per il titolo in forma sciolta]

Brown, James Duff (C) [Codice di resp. 1]
*James Duff Brown's Manual of library economy. - 7. ed. / completely rewritten by R. Northwood Lock. - London : Grafton, 1961. - XII, 307 p., 10 c. di tav. : ill. ; 22 cm.
i.s.:Lock, Reginald Northwood (C) [Codice di resp. 3]
i.s.: *Manual of library economy [Legame M8D per il titolo significativo]

Carta d'identità

È l'insieme dei dati che vengono immessi a richiesta del programma quando si inizia una catalogazione, e che variano a seconda della natura del titolo. Si tratta di codici che si trovano nell'appendice di queste regole (numero standard, App.1., qualificazioni, App. 2.1.

Se viene richiesta una data, si usano per il tipo di data i codici indicati nell'App. 2.1.2., e per la data vera e propria quella adatta alla pubblicazione (v. indice alla voce DATA).

Descrizione bibliografica


L'insieme dei dati con cui una pubblicazione viene registrata ed identificata costituisce la Descrizione bibliografica.

Aree

Gli elementi della descrizione bibliografica sono raggruppati ordinatamente in sezioni di contenuto omogeneo dette Aree.

Le aree a loro volta si susseguono nel seguente ordine:

1) AREA DEL TITOLO E DELLA FORMULAZIONE DI RESPONSABILITÀ

2) AREA DELL'EDIZIONE

3) AREA DELLA PUBBLICAZIONE

4) AREA DELLA DESCRIZIONE FISICA

5) AREA DELLE NOTE

In SBN tutte le aree di trascrivono in un unico blocco, senza mai andare a capo e introducendo solo gli spazi previsti dalle norme delle pagine che seguono, anche se visivamente il risultato non è gradevole: si può ad es. avere una parola che si spezza in maniera irregolare o una riga che comincia con un segno di punteggiatura o addirittura con uno spazio.

Qualsiasi area che non sia seguita da aree successive finisce con un punto. Notizie costituite da una sola area (ad es. le collezioni, v. par. 48.1.2, Sottocollezioni o i livelli intermedi di nature M in più volumi, v. par. 47.3, Tre e più livelli) terminano con un punto senza necessità di aggiungere spazio e trattino perché le chiavi sono ugualmente calcolate.

N.B.: In SBN le collezioni (Natura C) non sono trattate come area, ma come oggetto di legami (M1C) fra i titoli delle opere contenute nelle collezioni e i titoli delle collezioni stesse (v. par.48, Collezioni).

Riordinamento degli elementi

Se più dati non collegati grammaticalmente fra loro sono disposti nella pubblicazione secondo una sequenza diversa da quella voluta, si procede al Riordinamento degli elementi, e di tale operazione può essere data facoltativamente notizia nelle note.

40.1. SIGNIFICATO DEI TERMINI USATI NELLA DESCRIZIONE

Titolo proprio

Parte principale del titolo della pubblicazione (titolo collettivo nelle opere in collaborazione) che comprende il titolo alternativo, ma esclude il titolo parallelo e il complemento del titolo. - Per il trattamento v. par. 41.3.

Titolo alternativo

Seconda parte di un titolo proprio preceduta da "o" o da espressioni equivalenti. Normalmente è preceduta da virgola. Può essere oggetto di un legame titolo (Natura D, Codice 8). - Per il trattamento v. par. 41.3.07.

Titolo comune e titolo dipendente

Titolo comune è la parte del titolo che un gruppo di pubblicazioni collegate tra loro porta in aggiunta ai differenti titoli di sezione o di sottocollezione o supplementi con titolo dipendente. Titolo dipendente è il titolo detto sopra, di per sé insufficiente a identificare una pubblicazione. è preceduto da punto, spazio. - Per il trattamento v. par. 41.3.13., e per la casistica v. nell'Indice alle voci: SEZIONE, TITOLO COMUNE, TITOLO DIPENDENTE.

Titolo parallelo

Il titolo proprio in un'altra lingua e/o alfabeto. Può essere oggetto di un legame titolo (Natura P, Codice 8). - Per il trattamento v. par. 42.1.1.

Complemento del titolo

Parola o frase o gruppo di caratteri che qualifica, spiega o completa il titolo al quale si riferisce, o indica il carattere e il contenuto della pubblicazione, oppure espone il motivo o l'occasione per cui la pubblicazione è stata prodotta. Comprende sottotitoli e pretitoli (non titoli varianti). Se significativo può essere evidenziato da un asterisco o essere oggetto di un legame titolo (Natura D, Codice 8). Deve comunque essere oggetto di un legame se vi sono più complementi successivi e quello significativo non è il primo, perché l'asterisco può essere preposto solo al primo. - Per il trattamento v. par. 41.4.

Pretitolo

Complemento del titolo che appare sul frontespizio prima del titolo proprio. Può essere posposto, come complemento del titolo. Se non può essere trascritto dopo il titolo proprio ma è significativo, può formare oggetto di un legame titolo (Natura D, codice 8), oppure essere messo nelle note senza legami. - Per il trattamento v. par. 41.4.5.

Formulazione di responsabilità

Nome o frase relativi all'identificazione e/o funzione di persone o enti che abbiano contribuito al contenuto intellettuale o artistico della, o delle opere. - Per il trattamento v. par. 41.5.

Frontespizio

Pagina normalmente all'inizio della pubblicazione, che presenta le informazioni più complete sulla pubblicazione e sulle opere in essa contenute e che di solito reca il titolo più completo, una formulazione di responsabilità, nonché per intero o in parte l'indicazione di pubblicazione (note tipografiche). Quando gli elementi normalmente presenti sul frontespizio sono distribuiti, senza ripetersi, su due pagine a fronte, si considera frontespizio l'insieme delle due pagine. La pagina che reca il titolo proprio è di solito considerata frontespizio.

Titolo chiave

Nome univoco attribuito ad una pubblicazione in serie dall'International serial data sistem (ISDS). Può essere oggetto di un legame titolo (Natura A, Codice 9, e v. par. 48.3, Titolo chiave nelle collezioni).

Titolo distintivo

Titolo che si crea per fini catalografici quando una pubblicazione in serie presenta un titolo generico. E' costituito dal titolo generico seguito da un punto e dalla formulazione di responsabilità. Può essere oggetto di un legame titolo (Natura D, Codice 8, e v. par. 48.4, Titolo distintivo nelle collezioni).

40.2. FONTI DELLE INFORMAZIONI

Se per un'area un'informazione non è tratta da una fonte principale, si mette fra parentesi quadre o, secondo i casi, nelle note.

SOSTITUTO DEL FRONTESPIZIO

Se il frontespizio manca, si ricorre senza parentesi quadre al sostituto del frontespizio (Copertina, intitolazione, colophon, ecc.). In nota si indica la fonte usata.

PIÙ DI UN FRONTESPIZIO

Fra più frontespizi si sceglie quello con più elementi, e in caso di parità il primo; se affiancati, quello di destra; se in più lingue, quello della lingua del testo; se anche il testo è in più lingue, quello della lingua originale dell'opera; in mancanza della lingua originale, il primo; fra frontespizio inciso e frontespizio tipografico, il secondo; in caso di opera ristampata o riprodotta, il frontespizio della ristampa.

Per casi particolari di frontespizi successivi da considerare nel loro insieme, v. par. 50.2.5., 51.1.

AREA FONTE PRINCIPALE DI INFORMAZIONE
Titolo e formulazione di responsabilità Frontespizio (e controfrontespizio quando gli elementi sono distribuiti senza ripetersi)
Edizione Frontespizio e parti complementari (verso del frontespizio, copertina, dorso, sovraccoperta, occhietto, colophon)
Pubblicazione Frontespizio e parti complementari
Descrizione fisica La pubblicazione nel suo insieme
Note Qualsiasi fonte

40.3. TRASCRIZIONE

I singoli elementi sono normalmente trascritti come si presentano nella pubblicazione. In particolare sono conservati come si trovano i segni matematici e gli altri simboli non alfabetici (il titolo con segni sviluppati, Natura D, è collegato con legame titolo di codice 8 al titolo dell'edizione), i simboli e le formule chimiche, i segni che sostituiscono le parole (trattini, puntini di sospensione ecc.), le iniziali puntate (se le iniziali sono più di una, fra l'una e l'altra si inserisce uno spazioes.: L'*opera di C. A. Rossi; inoltre se le iniziali sono all'inizio del titolo, dalla forma con le iniziali sciolte, Natura D, sarà effettuato un legame di codice 8 con il titolo dell'edizione), le abbreviazioni. Se non è possibile riportare segni e simboli così come si trovano, se ne riporta l'equivalente verbale racchiuso in parentesi quadre e si dà una breve spiegazione in nota.


Abbreviazioni

Si seguono le tabelle delle norme RICA (v. appendice), con queste differenze: cm (senza puntino, se non è chiusura di area), [et al.], [i.e.], [S.l.], [s.n.].

Alif e segno debole e forte

Alif (Sorta di apostrofo messo nel genitivo sassone in titoli in lingua inglese) quando si trova fra un vocabolo e la 's', e segno debole e forte nella traslitterazione dei caratteri cirillici. Il segno Alif compatta, mentre l'apostrofo nel titolo separa. Per questo le biblioteche che non hanno ancora la possibilità di usare i caratteri speciali, debbono compattare la parola (es. Marlowe's plays = Marlowes plays). Fare invece attenzione di usare l'apostrofo quando si tratta veramente di apostrofo, cioè in caso di elisione (es. Who's who).

Integrazioni

Sono date in lingua italiana nelle aree della descrizione fisica e delle note. Nelle altre aree sono date nella lingua del titolo se ricavate dalla pubblicazione, altrimenti in italiano.

Maiuscole nella descrizione

L'iniziale della prima parola di ogni area. L'iniziale della prima parola di un ente. Altri casi previsti dalle regole delle singole lingue (es. in tedesco, le iniziali dei sostantivi; in inglese i nomi dei giorni e dei mesi; in inglese e in latino gli aggettivi derivati da nomi propri).

Numerali

Si impiegano di norma numeri arabi al posto di quelli romani, tranne nell'area della descrizione fisica quando le pagine sono espresse in numeri romani. Possono essere mantenuti i numeri romani nell'area della pubblicazione nel caso di date del calendario gregoriano che siano caratteristiche (perché scritte in forma anomala) di una data edizione, o nel caso di date che non appartengono al calendario gregoriano. I numeri ordinali resi in cifre arabe sono seguiti da un punto nel titolo proprio, nel complemento del titolo, nell'indicazione di edizione, ma non nell'indicazione del numero del volume nella catalogazione a più livelli e nelle date. Naturalmente se il numero romano non corrisponde ad un ordinale, non è seguito dal punto (es. Gli XI libri delle metamorfosi si rendono: Gli *11 libri delle metamorfosi). Se necessario, nei titoli con numeri si crea un legame di codice 8 fra il titolo dell'edizione e quello con il numero sviluppato (nella lingua del frontespizio) (Natura D). I numerali espressi in parola non si trasformano in numeri puntati (es.: secondo, fourth, ma: 4th = 4.).

Omissioni con o senza puntini fra spazi

Elementi eccessivamente lunghi possono essere abbreviati, sostituendo le parole omesse con tre puntini fra spazi. Non possono essere abbreviate le prime quattro parole del titolo (più l'eventuale articolo iniziale) utilizzate per la Chiave titolo OCLC. E' opportuno, se possibile, non abbreviare neanche i primi 50 caratteri necessari per l'ordinamento perché l'Indice centrale basa le sue ricerche su questa chiave. - Si omettono senza puntini motti, dediche, titoli di cortesia o accademici (v. par. 41.5.08.). - Si omettono indicazioni sulle illustrazioni delle quali si tiene conto nell'area della descrizione fisica (es.: . - 197 p., 40 c. di tav. color : ill. ; 30 cm., sul front. si trova: 40 tavole a colori fuori testo e 130 illustrazioni in bianco e nero nel testo). Si omettono e vanno nelle note indicazioni sulla commercializzazione dell'edizione (es.: edizione di 1000 esemplari, edizione fuori commercio), v. par. 43 (area dell'edizione) "non fanno parte dell'area dell'edizione". Ugualmente vanno in nota indicazioni sulle riproduzioni facsimilari dell'edizione (par. 50.2.) e sulla o sulle lingue del testo, a meno che non siano collegate grammaticalmente ad elementi che fanno parte di altre aree (v. par. 43, "fanno parte dell'area dell'edizione" per le riproduzioni).

Parentesi quadre

La parentesi quadra aperta è preceduta da spazio, quella chiusa è seguita da spazio. - Le parentesi quadre si aprono e si chiudono all'interno di ciascuna area, ma nell'ambito di un'area possono comprendere più elementi. - Le parentesi quadre sono usate per indicare interpolazioni nella descrizione. In particolare per includere elementi tratti da fonti secondarie, per includere integrazioni, es.: [a cura di], per includere un puntoesclamativo in caso di errore, es.: The world in anger [!] (fra il titolo dell'edizione e la forma corretta del titolo, The world in danger, Natura D, sarà effettuato un legame titolo di codice 8), ma forme ortografiche disusate, arcaiche o dialettali, si trascrivono senza aggiunte. Inoltre nell'area della pubblicazione per correzioni di luoghi e date, es.: Trevigi [i.e. Venezia], Firenze [falso], o per date incerte; nell'areadella collazione per pagine non numerate o correzioni di pagine; ecc.

Parentesi tonde

Parentesi tonde nel testo: si mantengono.

Punteggiatura

Punteggiatura dell'edizione: può essere modificata, omessa o integrata quando è necessario per la comprensione del testo (e v.a. par. 40.5. Punteggiatura convenzionale ISBD).

Sigle nella descrizione

Le sigle si scrivono senza interspazi ma con i punti nelle posizioni nelle quali si trovano sui documenti. Normalmente nei titoli la forma sviluppata delle sigle è usata come complemento del titolo, eventualmente preceduta da asterisco per creare un accesso. Altrimenti il titolo con la forma sviluppata della sigla (Natura D), viene collegato con legame titolo di codice 8 al titolo dell'edizione.

Trattino di unione nella descrizione

Il trattino viene omesso tra una parola e il suo prefisso nel titolo e nel complemento del titolo ritenuto significativo. La parola è trascritta come una sola, es.: The *antiStalin campaign (non: anti-Stalin, perché ai fini dell'ordinamento il trattino equivale a spazio mentre dal punto di vista logico lo spazio non ci deve essere). Si mantiene fra due date (ma si omette in sede di Chiave di ordinamento di ricerca, v. par. 40.4.)

Virgolette

Le virgolette nel testo si mantengono.

40.3.1. NORME TRANSITORIE PER LA TRASCRIZIONE DEI CARATTERI SPECIALI

Lascio qui le norme che seguono, da valere per le biblioteche che non hanno ancora la disponibilità dei caratteri speciali

Tutte le combinazioni formate da un segno diacritico (accento grave, acuto e circonflesso, dieresi, umlaut, tilde, cediglia, circoletto soprascritto, pipa, punto soprascritto e sottoscritto, lunga e breve soprascritte, taglio ecc.) unito ad un carattere di base, debbono essere immesse con il solo carattere di base.

N.B. In questa versione delle regole non posso immettere il segno grafico corrispondente a molti caratteri: quando necessario mi limito all'equivalente verbale.

Si omettono:

Punto esclamativo e interrogativo rovesciati, punto in mezzo catalano, virgolette sotto linea aperte, virgolette ad angolo aperte e chiuse, virgoletta sopra linea aperta e chiusa, ain (segno ain), alif ('), paragrafo (§), sezione (segno di sezione), segno di debole e segno di forte nella traslitterazione dal russo.

Si rendono con uno spazio:

Lira sterlina (£), dollaro ($), yen (¥), cent (segno di cent), croce semplice e doppia (relativi segni ), grado (°), più-meno (±), nota musicale.

Hanno una particolare trascrizione:

I nessi Æ (ƒƒ) = Ae, æ = ae, Œ = Oe, œ = oe; i thorn Þ = Th, th; sz tedesco (segno sz) = ss; IJ e ij olandesi (IJ ij), = IJ e ij; eth islandese (segno eth) = d; i minuscola turca (i) = i; k ridotta (k) = k; punto in mezzo matematico = x; da a (simbolo corrispondente) = ­; trade mark (™) = TM; eng (segno eng) = N, n; bemolle = b; indicatore di ordinale maschile e femminile (o, a) = o, a; copyright, phonographe e marchio registrato (c, P, R iscritte in un cerchio) = c, p, R; I e II soprascritto = apostrofo e virgolette; esponente 1, 2, 3 = \1, \2, \3; micron (mi greco) = [mm]; ohm (omega greco) = [ohm].

Si trascrivono invece come si trovano:

!, ?, ", diesis (#), %, &, *, +, moltiplicatore (x), a commerciale (@), valuta (¤) minore di (<), uguale (=), maggiore di (>), parentesi tonde, quadre, uncinate e graffe, barra verticale (|).

40.4. RICERCA DEI TITOLI

Per i titoli di natura W, le chiavi di ricerca si creano sul titolo principale.

Se si ritiene utile un accesso dal complemento del titolo, lo si fa precedere da un asterisco. Va comunque precisato che si crea un accesso indipendente rispetto alla prima chiave.

CHIAVE DI ORDINAMENTO

Primi 50 caratteri del titolo alfanumerici, compresi gli spazi, a partire dall'asterisco. Si ferma ai due punti fra spazi o alla barra della formulazione di responsabilità. Il trattino di unione fra due date si omette e si trasforma in spazio.

In catalogazione deve essere usata per intero, e se le prime tre parole sono tanto lunghe da esaurire i 50 caratteri, occorre aggiungere la quarta parola, necessaria all'Indice per compilare la chiave.

In interrogazione può essere abbreviata con troncamento a destra.

Va anche ricordato che per l'Indice in catalogazione la ricerca può partire solo dalle nature M e S mentre in interrogazione anche dalle nature W e C e dalle altre nature dei titoli collegati (A, B, D, P, T).

In tutti e due i casi come filtro si possono usare: natura, lingua, paese, data 1 e primo autore (primo autore è la voce del menu, ma in realtà vale la chiave di qualunque autore collegato anche con responsabilità 3).

Ricordare che la ricerca si può fare anche per Bid (numero identificativo) e ISBN/ISSN.

40.5. PUNTEGGIATURA CONVENZIONALE ISBD

Ogni area è preceduta da un punto, spazio, lineetta, spazio, salvo la prima e le note (queste ultime precedute da punto, spazio, doppia parentesi tonda aperta).

Ogni segno di punteggiatura convenzionale è preceduto e seguito da spazio, salvo la virgola che è sempre seguita, ma non preceduta, da spazio e il punto che è fra spazi solo quando separa nel titolo opere di autori diversi o anonime: in tutti gli altri casi è seguito ma non preceduto da spazio.

La punteggiatura tradizionale può trovarsi affiancata a quella convenzionale se è ritenuta utile. Ma se l'elemento termina con un punto, un punto interrogativo, un punto esclamativo o tre puntini fra spazi, e la punteggiatura convenzionale che segue consiste in un punto, o in un punto e lineetta, tale punto si omette (es.: 3. ed. - non 3, ed.. -).

Quando un elemento dell'area è ripetuto, ogni ripetizione è preceduta dalla corrispondente punteggiatura, ad eccezione della formulazione di responsabilità di tipo uguale per più persone o enti che è preceduta da un unico segno. Sono precedute da un unico segno anche responsabilità diverse, quando i nomi dei responsabili sono uniti da una congiunzione.

Segue la descrizione dei segni di punteggiatura convenzionale:

. - Punto, spazio, lineetta, spazio

Precede ogni area, salvo la prima e l'Area delle note, ma all'interno dell'Area delle note precede ogni nota successiva alla prima

. (( Punto, spazio, doppia parentesi tonda aperta (che non si chiude)

Precede l'Area delle note

: Due punti fra spazi nella descrizione

Nell'Area del titolo e della formulazione di responsabilità precedono il complemento del titolo e ciascuno dei complementi del titolo che possono seguire il primo (bloccano la chiave titolo). Nell'Area della pubblicazione precedono il nome dell'editore e/o quello del tipografo. Nell'Area della descrizione fisica precede l'indicazione di illustrazioni.

. Punto fra spazi nella descrizione

Nell'Area del titolo e della formulazione di responsabilità separa titoli di opere distinte di autori diversi (blocca la chiave titolo).

/ Barra obliqua fra spazi nella descrizione

Prima formulazione di responsabilità (non la più importante) nell'Area del titolo e della formulazione di responsabilità (blocca la chiave titolo); è ripetuta per le notizie che seguono il punto fra spazi. Nell'Area dell'edizione; è ripetuta davanti alle indicazioni aggiuntive di edizione

; Punto e virgola fra spazi nella descrizione

Nell'Area del titolo e della formulazione di responsabilità davanti a ciascun titolo successivo al primo di opere dello stesso autore (non blocca la chiave). Nell'Area del titolo e della formulazione di responsabilità e nell'Area dell'edizione precede la seconda formulazione di responsabilità e le successive. Nell'Area della pubblicazione precede l'indicazione del secondo luogo di pubblicazione e i successivi. Nell'Area della descrizione fisica precede l'indicazione delle dimensioni

, Virgola nella descrizione

Nell'Area del titolo e della formulazione di responsabilità precede il titolo alternativo. Nei titoli con sezione segue l'eventuale designazione del titolo dipendente (v. par. 41.3.13., 47.3.1.2., es. 47.3.2.3., 48.1.2.). Si usa anche davanti ai sottoenti nelle formulazioni di responsabilità (v. par. 48.2.3.). - Nell'Area della pubblicazione precede la data di pubblicazione e/o quella di stampa. Nell'Area della descrizione fisica si trova fra alcuni elementi di paginazione (v. par. 45.7., Casistica relativa all'area della descrizione fisica)

+ Più fra spazi nella descrizione

Nell'Area della descrizione fisica prima dell'indicazione del materiale allegato.

( ) Parentesi tonde

Nell'Area della pubblicazione, aperta precede il luogo di stampa, e si chiude dopo la data di stampa. Nell'Area della descrizione fisica si trova per alcuni tipi di paginazione (v. par. 45.7., Casistica relativa all'area della collazione).

= Uguale fra spazi nella descrizione

Usato per indicare un titolo parallelo nella descrizione delle collezioni (par. 48.2.3.).

40.6. SCHEMA DI PUNTEGGIATURA DELLA DESCRIZIONE

40.6.1. AREA DEL TITOLO E DELLA FORMULAZIONE DI RESPONSABILITÀ: SCHEMA

Titolo proprio

: Complemento del titolo (ripetibile)

/ Prima formulazione di responsabilità

; Seconda e successive formulazioni di responsabilità (ripetibile)

; Titoli successivi di opere distinte di uno stesso autore (ripetibile)

. Titoli di opere distinte di autori diversi (ripetibile)

40.6.2. AREA DELL'EDIZIONE: SCHEMA

. - Indicazione di edizione

/ Prima formulazione di responsabilità relativa all'edizione

; Seconda e successive formulazioni di responsabilità (ripetibile)

40.6.3. AREA DELLA PUBBLICAZIONE: SCHEMA

. - Primo luogo di pubblicazione

; Secondo e successivi luoghi di pubblicazione

: Nome dell'editore (ripetibile)

[ ] Indicazione della funzione di distributore (facoltativa)

, Data di pubblicazione

( Luogo di stampa (facoltativo, ripetibile)

: Nome del tipografo (facoltativo, ripetibile)

, ) Data di stampa (facoltativo)

40.6.4. AREA DELLA DESCRIZIONE FISICA: SCHEMA

. - Designazione specifica ed estensione del materiale (es. p., v., ecc.)

: Indicazione delle illustrazioni

; Dimensioni

+ Indicazione del materiale allegato (facoltativo, ripetibile)

40.6.5. AREA DELLE NOTE: SCHEMA

. (( [senza chiuderle]

. - Seconda e successive note (ripetibile)

Per la descrizione riguardante la catalogazione a più livelli v. par. 47.; le collezioni, v. par. 48.

HREF="mon48.htm#48. COLLEZIONI"> par. 48.