44. AREA DELLA PUBBLICAZIONE

L'area della pubblicazione è costituita dai seguenti elementi: luogo di pubblicazione, editore, data. Ad essi si aggiungono facoltativamente il distributore, il luogo di stampa, il tipografo e la data di stampa.

Per le riproduzioni facsimilari (v. par. 50.2.), nell'area della pubblicazione si danno le indicazioni relative alla ristampa, mentre quelle dell'edizione di base si riportano nelle note. Ma v. par. 43 se l'indicazione fa parte di un'altra area. Se però l'edizione facsimilare ha un titolo diverso da quella originale v. par. 50.2.2. (riproduzioni facsimilari: frontespizio moderno).

. - Torino : Bottega d'Erasmo, 1963.
Nota: ((Ripr.facs. dell'ed.: Torino : Fontana, 1846.

Se la riproduzione è in microfilm o in microfiche, nell'area della descrizione fisica si indicano gli elementi del microfilm o della microfiche, e in nota, oltre al luogo, editore e data, si aggiungono le pagine o i volumi (v. a. par. 50.3., Riproduzioni in microformato).

. - 3 microfiche ; l0x15 cm.
Nota: ((Ripr. dell'ed.: Mariengarden : Heinrich von Aich, 1569, 284 p.
Nota: ((Ripr. di ed. varie, 1927-1975, 161 articoli.

Se però, pur riproducendo la pubblicazione esattamente in forma facsimilare o in altra forma di ristampa fotografica il testo principale di un'edizione precedente, il titolo dell'edizione riprodotta differisce da quello dell'edizione di base, si crea la nota di storia bibliografica descritta sopra, e si collegano i due titoli (Natura M) con un legame titolo di codice 5.

Trattandosi di un legame con notizia M, non può essere effettuato se il titolo non si trova già in Indice, perché andrebbe creato, e la biblioteca che per prima inserisce una notizia, per l'Indice ha la pubblicazione corrispondente.

*Pittori scultori e intagliatori della città di Bassano.
i.s.: *Notizie intorno alla vita e alle opere de' pittori scultori e intagliatori della città di Bassano [Natura M, Codice 5]

Se si sa che l'edizione è stata pubblicata anche in un altro luogo e con altro editore, se ne può dare notizia in nota.

Per le pubblicazioni in più volumi e per le collane può darsi che nel tempo cambino luoghi e/o editori: per il trattamento v. par. 44.3 (Luogo di pubblicazione), 44.4 (Nome dell'editore), e per le collezioni anche par. 48.2.6. (Descrizione delle collezioni). Sempre per le pubblicazioni in più volumi vi sono casi nei quali si omette l'indicazione della data nella descrizione delle monografie superiori: per il trattamento v. par. 44.5 (Data).

Infine per i casi di omissione della data nella descrizione delle notizie di collezioni, v. par. 48.2.6. (Decrizione delle collezioni).

44.1. AREA DELLA PUBBLICAZIONE: SCHEMA DI PUNTEGGIATURA

. - Primo luogo di pubblicazione

; Secondo e successivi luoghi di pubblicazione

: Nome dell'editore (ripetibile)

[ ] Indicazione della funzione del distributore (facoltativa)

, Data di pubblicazione

( Luogo di stampa (facoltativo, ripetibile)

: Nome del tipografo (facoltativo, ripetibile)

, ) Data di stampa (facoltativa)

44.2. AREA DELLA PUBBLICAZIONE: ESEMPI SCHEMATICI

. - Luogo di pubblicazione : editore, data di pubblicazione

. - Luogo di pubblicazione ; secondo luogo di pubblicazione : editore, data di pubblicazione

. - Luogo di pubblicazione : editore : editore, data di pubblicazione

.- Luogo di pubblicazione : editore ; secondo luogo di pubblicazione : editore del secondo luogo di pubblicazione, data di pubblicazione

. - Luogo di pubblicazione : nome [distributore], data di pubblicazione

. - Luogo di pubblicazione : editore, data di pubblicazione (Luogo di stampa : tipografo)

44.3. LUOGO DI PUBBLICAZIONE

Località associata sulle fonti principali di informazione (frontespizio e parti complementari, v. par. 40.2, fonti delle informazioni) con il nome dell'editore e in mancanza con quello del distributore.

È il primo elemento dell'area, quindi è preceduto da punto, spazio, lineetta, spazio e seguito da due punti fra spazi.

È un elemento necessario, per cui, se manca, ma si può ricavare in qualche modo, si mette fra parentesi quadre, aggiungendo un punto interrogativo in caso di incertezza. Se non si riesce in alcun modo ad individuare il luogo di pubblicazione, si mette fra parentesi quadra il nome dello stato o della regione, oppure l'espressione: [S.l.] (cioè sine loco).

È trascritto come si trova (forma e lingua, comprese eventuali forme declinate)

Se il luogo risulta errato si aggiunge fra parentesi quadre il vero luogo di pubblicazione, preceduto da [i.e.] (cioè id est), e se non si riesce ad individuarlo, sempre fra parentesi quadre si scrive [falso], a meno che non sia palesemente immaginario.

In caso di possibili omonimie, o quando sia utile una migliore identificazione, il luogo è seguito dal nome dello stato, regione o simili, con parentesi tonde o quadre a seconda che la precisazione si trovi nella pubblicazione o sia ricavata da altre fonti.

Facoltativamente si può aggiungere la forma ufficiale, moderna o completa del nome.

In una pubblicazione possono essere indicate più sedi per un editore, in questi casi si sceglie quella con maggior rilievo tipografico, altrimenti la prima, ma in questo caso seguita da [etc.] o da un secondo luogo preceduto da un punto e virgola fra spazi.

Nella descrizione della monografia superiore di una catalogazione a livelli, se nel tempo i luoghi di pubblicazione cambiano, si mettono tutti fino a tre successivi preceduti da ; [poi]. E v. anche il par. 44.4 (Nome dell'editore) per il caso in cui cambiano luoghi e editori.

44.3.1 LUOGO DI PUBBLICAZIONE: ESEMPI

. - Roma

. - [Roma]

. - [Roma?]

. - [S.l.]

. - [Canada]

. - [Surrey]

. - [Guatemala?]

. - V Praze

. - Romae

. - In Venezia

. - Vinegia

. - Trevigi [i.e. Venezia]

. - Firenze [falso]

. - Germanopoli

. - Princeton (N.J.)

. - Cambridge [Mass.]

. - Cristiania [Oslo] [Forma moderna del nome: facoltativo]

. - San Gabriele dell'Addolorata, [Isola del Gran Sasso d'Italia] [Forma completa del nome: facoltativo]

. - Paris [Sul front.: montréal-Paris-Bruxelles ma Paris in evidenza]

. - Torino [etc.] [Sul front.: Torino-Milano-Padova con uguale rilievo]

. - Milano ; Napoli [I due luoghi con uguale rilievo]

44.4. NOME DELL'EDITORE

Persona o ente responsabile della pubblicazione.

È il secondo elemento dell'area ed è preceduto dal segno dei due punti fra spazi, ripetibile per più editori della stessa città, e seguito da virgola.

È un elemento necessario, per cui se manca si sostituisce con il nome del distributore (se la qualifica di distributore non compare nella denominazione, si aggiunge fra parentesi quadre). Se non vi è alcun nome si scrive fra parentesi quadre [s.n.] (cioè sine nomine).

Il nome dell'editore si trascrive nella forma più breve che ne permetta l'identificazione, e senza espressioni legali. I prenomi possono essere omessi o rappresentati dalle sole iniziali. Le forme declinate, con o senza preposizione, si conservano.

Se l'editore risulta falso, si aggiunge fra parentesi quadre il vero editore, preceduto da [i.e.] (cioè id est), e se non si riesce ad individuarlo, sempre fra parentesi quadre si scrive [falso], a meno che non sia palesemente immaginario.

Sono ammesse le sigle o espressioni abbreviate, purché l'editore sia chiaramente identificato o riportato in forma estesa nell'area del titolo. Se la denominazione dell'editore comprende l'indicazione di una filiale, si riporta solo quella purché sia sufficientemente identificante.

Se il nome dell'editore è associato ad un altro ente o persona connessi con l'edizione, si riportano entrambi (Pubblicato per conto di... da...).

Se in una pubblicazione figurano più editori, si sceglie quello con maggior rilievo tipografico, altrimenti il primo, ma in questo caso seguito da [etc.] o da un secondo editore preceduto da due punti fra spazi. Ma se vi sono più editori e più luoghi di edizione, ciascun editore è riportato di seguito al proprio luogo. Il secondo gruppo è separato dal primo da un punto e virgola fra spazi.

Per le pubblicazioni in più volumi con editori diversi nel tempo, si sceglie il primo e si aggiungono i successivi fino a tre preceduti da ; [poi] fra parentesi quadre. Se gli editori successivi sono più di tre, per quelli che si aggiungono oltre i tre nelle note si scrive "altri editori successivi". Le variazioni sono riportate in dettaglio nella descrizione dei singoli volumi.

Nella descrizione della notizia di una collezione, si riportano gli editori nominati fino a tre, e se nel corso del tempo gli editori cambiano, si aggiungono preceduti da : [poi] fino a tre successivi. Oltre i tre, si scrive in nota "altri editori successivi".

Il nome del tipografo è riportato nella posizione dell'editore solo se vi è incertezza sulla sua funzione o le esercita entrambe.


44.4.1. NOME DELL'EDITORE: ESEMPI

. - Torino : Einaudi

. - Milano : V. Scheiwiller

. - Roma : si vende da G. Vaccari

. - Paris : A. Colin [distributore]

. - Dobbs Ferry : distributed by Oceana publications

. - Roma : [s.n.]

. - [S.l. : s.n.]

. - Milano : presso A. F. Stella

. - Firenze : Sansoni ed. scientifiche

. - Lipsiae : in aedibus B. G. Teubneri

. - Romae : sumptibus auctoris

. - Palermo : a cura dell'A.

. - Torino : UTET

. - Roma : I.N.C.A. [La forma estesa compare nel titolo]

. - Cambridge (Mass.) : Belknapp press [non The Belknapp press of Harvard university press]

. - [S.l.] : published for the American philological association by the Press of Case western reserve university

. - London : Evans [etc.]

. - Bologna : N. Zanichelli ; Roma : Soc. ed. Foro italico

. - Roma : Istituto di studi romani : Palombi

. - Milano : A. mondadori : [poi] Cisalpino

. - Torino : Einaudi ; [poi] Milano : Giuffrè

. - Torino : Industria grafica O. Falciola [Il nome dello stampatore è presentato sul frontespizio al posto dell'editore]

44.5. DATA DI PUBBLICAZIONE

Per data si intende normalmente la data di pubblicazione che si trova sulle fonti principali di informazione (frontespizio e parti complementari, v. par. 40.2, Fonti delle informazioni), ed è preceduta da una virgola seguita da spazio. Per il caso in cui si abbia sia la data di edizione che quella di stampa e siano diverse, v. par. 44.6.2., 44.6.3. (Data di stampa).

È un elemento necessario per cui, se manca, si ricorre ad altri elementi, e cioè:

Se è presente il solo copyright, si usa quello, preceduto dalla relativa indicazione (©1968, oppure una c subito prima della data, es. c1970); in carta di identità si segnala come tipo di data D. e come prima data quella del copyright senza altra indicazione. Se però la biblioteca acquisisce il documento nello stesso anno del copyright, non si indica il copyright, ma si mette la data fra parentesi quadre, essendo evidente che il copyright corrisponde alla data di edizione.

Se sono presenti sia copyright che data di stampa e sono uguali, si riporta come data di edizione quella di stampa fra parentesi quadre. Per la carta di identità si segnala come tipo di data D. e come prima data quella di stampa senza altra indicazione. Se non sono uguali, si riporta la data di copyright e fra parentesi quella di stampa, se questa si riferisce alla prima tiratura o ad una tiratura successiva con qualche modifica; nel caso di prima tiratura, se fra le due date c'è un divario di più di tre anni, si mette solo la data di stampa, con l'indicazione ‘stampa'.

Se manca il copyright, ma esiste la data di stampa, si mette questa preceduta dalla parola ‘stampa'. Per la carta di identità si segnala come tipo di data D. e come prima data quella di stampa senza altra indicazione.

Se vi sono più date di copyright ci si regola come segue:

a) Più copyright riferiti a più opere all'interno della stessa pubblicazione e contemporaneamente la data di stampa: si indica questa preceduta dalla parola ‘stampa'. Carta di identità come il punto precedente.

b) Più copyright riferiti a più opere all'interno della stessa pubblicazione ma senza data di stampa: la data del più recente copyright in parentesi quadre preceduta da ‘c' e seguita da punto interrogativo. La stessa data sarà riportata in carta di identità come prima data.

Se mancano sia il copyright che la data di stampa, si riportano altre eventuali date, facendole precedere dalla qualificazione appropriata (imprim., dep. leg., dedic., pref.). In questi casi in carta di identità il tipo di data sarà F, e la prima data quella utilizzata senza altra indicazione.

Se sulla pubblicazione non si trova alcuna data, si riporta una data approssimativa fra parentesi quadre. Quanto alla carta di identità ci saranno delle differenziazioni:

[1985?] = Tipo data F., prima data 1985.

[dopo il 1939] = Tipo di data F., prima data 1939.

[198.?] = Tipo di data F., prima data 1980.

Se figurano sia la data di pubblicazione che quella di copyright o di prefazione, normalmente si mette solo la data di pubblicazione: se ritenuto opportuno in casi speciali si può aggiungere anche l'altra.

Le date del calendario gregoriano si trascrivono sempre in numeri arabi, a meno che non presentino forme inusitate. Le date che non appartengono al calendario gregoriano si riportano come appaiono nella pubblicazione, aggiungendo tra parentesi quadre la data corrispondente in numeri arabi. Le date espresse in forma di cronogramma, si scrivono come si trovano, facendole seguire dalla data in numeri arabi tra parentesi quadre.

Se la data risulta errata o falsa, si aggiunge fra parentesi quadre la vera data preceduta da [i.e.] (cioè id est), oppure una data approssimativa.

Per pubblicazioni in più volumi, nella descrizione della notizia superiore (catalogazione a più livelli), normalmente le date si omettono, e in carta di identità si adotta il tipo di data F. Le singole date risulteranno dalla descrizione dei volumi particolari.

Se però le pubblicazioni in più volumi formano una entità indivisibile (per i criteri v. par. 47.1, Primo livello), si riportano la data (se unica) o le date estreme, e in carta di identità si adotta il tipo di data D. o G.

Per il trattamento della data nella descrizione di notizie di opere che escono fogli mobili o a fascicoli, v. par.47.2.4. (Opere che escono a fascicoli), 47.2.5. (Opere che escono a fogli mobili).

Per il trattamento della data nella descrizione di notizie di collezioni, v. par. 48.2.6. (Descrizione delle collezioni).

La data normalmente chiude l'area, per cui segue un punto, spazio, trattino, spazio, a meno che non si ritenga opportuno aggiungere indicazioni sul tipografo, e in tal caso, immediatamente di seguito alla data viene aperta una parentesi tonda (v. par. 44.6., Luogo di stampa, nome del tipografo e data di stampa).

44.5.1. DATA DI PUBBLICAZIONE: ESEMPI

, 1950

, ©1970 [Se c'è solo il copyright, o solo due copyright dei quali uno per la prefazione e uno per l'opera: vale quello dell'opera]

, [1970] [Se data di copyright e data di stampa sono identiche, o se vi è solo il copyright ma il documento è stato acquisito nella stessa data del copyrigh]

, ©1979 (stampa 1980) [Se data di copyright e data di stampa sono diverse]

, stampa 1968 [Se manca il copyright o vi sono più copyright e una data di stampa, o se fra data di copyright e di stampa vi è un divario di più di tre anni]

, [c1980?] [Se vi sono più copyright senza data di stampa]

, imprim. 1906

, pref. 1962

, dedic. 1950

, [1969?]

, [196. ] [Un puntino al posto della cifra mancante]

, [circa 1850]

, [18..] [Due puntini al posto delle cifre mancanti]

, [dopo il 1869]

, [sec. 18.-19.]

, 1981, c1980

, MDCCCXIIIIC [1886]

, a. IX dell'E. F. [1929-1930]

, 4308 [1975]

, 1905 [i.e. 1950]

, 1905 [i.e. 1950?]

, 1968-1973

, 1969-

p

44.6. LUOGO DI STAMPA, NOME DEL TIPOGRAFO E DATA DI STAMPA

Questi elementi sono inclusi fra parentesi tonde. All'interno la punteggiatura è quella osservata per luogo/i, editore/i e data/e.

44.6.1. LUOGO DI STAMPA E NOME DEL TIPOGRAFO

Località in cui ha sede il tipografo, che è la persona o ente responsabile della stampa della pubblicazione.

Sono elementi facoltativi quando esistano luogo di edizione e editore, oppure quando manchi il luogo ma sia presente l'editore.

Sono elementi obbligatori quando manchi il nome dell'editore.

44.6.2. DATA DI STAMPA

E' la data riferita al tipografo, posta normalmente nel verso del frontespizio o in fondo alla pubblicazione.

Viene riportata nella posizione della data di edizione quando quella manca, ma se si presenta sola senza una data di copyright, si fa precedere dalla parola ‘stampa', se coincide con la data di copyright si mette fra parentesi quadre (v. par. 44.5. terzo capoverso)

Se esiste la data di edizione ma la data di stampa è differente, si può aggiungerla fra parentesi tonda preceduta dalla parola ‘stampa' (ma v. sotto per le ristampe inalterate)

Se esiste la data di copyright e contemporaneamente la data di stampa della prima tiratura, ma fra le due date vi è un divario di più di tre anni, si mette solo la data di stampa facendola precedere dalla parola ‘stampa' (v. par. 44.5., terzo capoverso).

Se differisce dalla data di edizione, ma si è deciso di indicare anche luogo di stampa e tipografo, si affianca al nome del tipografo.

Per ristampa si intende la nuova stampa di una pubblicazione ricavata da una stessa composizione tipografica o effettuata con altro mezzo assimilabile. Sono tollerate le seguenti variazioni:

1) differenza nella data di stampa o di copyright,

2) cambiamento minore del nome dell'editore,

3) aggiunta, cancellazione o cambio di ISBN.

Se una edizione priva del numero ISBN ha ristampe invariate e a partire da una ristampa compare il numero standard, non si fa una nuova descrizione; si utilizza quella esistente aggiungendo l'ISBN e mettendo nelle note all'ISBN questo: "il numero standard compare a partire dalla ristampa invariata del...".

Le ristampe inalterate che rechino la data di pubblicazione (o di copyright) dell'edizione a cui si riferiscono e siano dichiarate come tali sulle fonti, o abbiano elementi idonei a qualificarle come tali, non debbono dar luogo ad una descrizione autonoma, ma ci si regola come segue:

a) La notizia dell'edizione di base esiste già: si cattura, in Precis. di inv. si scrive la data della ristampa (v. par. 52.1.), e se è la prima ristampa inserita, in Carta di identità si modifica il tipo di data da D a R (cioè notizia con ristampe).

b) La notizia dell'edizione di base non esiste ancora, ma sono presenti sul nostro documento i dati relativi all'edizione alla quale si riferisce la nostra ristampa: si descrive il documento mettendo nell'Area della pubblicazione la data dell'edizione e riportandola anche in Carta d'identità perché la descrizione condivisa dalla base deve essere solo quella dell'edizione, ma con tipo di data R. Si scrive poi in Precis. di inv. la data della ristampa (v. par. 52.1.).

c) La notizia dell'edizione di base non esiste ancora, si sa con certezza che il nostro documento è una ristampa inalterata, ma non si hanno elementi per individuare la data dell'edizione: Si descrive il documento mettendo la data della nostra ristampa sia nell'Area della pubblicazione che in Carta d'identità, ma come tipo di data si mette F (data incerta). In un secondo tempo chi sia in possesso di dati precisi, trasformerà la notizia mettendo la data di edizione e trasformando il tipo di data da F in R.

Analogo procedimento si segue per alcuni casi di nuove edizioni inalterate, ricordate al par. 43. (area dell'edizione).

Se però le ristampe sono inalterate come contenuto, ma hanno modifiche formali, ad es. una collezione che nell'edizione di base non compariva, si debbono trattare come ristampe con modifiche.

44.6.3. LUOGO DI STAMPA, NOME DEL TIPOGRAFO E DATA DI STAMPA: ESEMPI

. - [S.l. : s.n.], stampa 1980 (Sondrio : M. Washington)

. - Roma : [s.n.], stampa 1950 (Roma : Istituto grafico tiberino)

. - A Paris : chez Nyon l'ainé, stampa 1781 ([Parigi] : de la veuve Thiboust)

. - Milano : Giuffrè, [1980] [Se esiste anche la data di copyright ma è identica]

. - Milano : Giuffrè, 1969 (stampa 1970)

. - Milano : Giuffrè, c1981 (stampa 1983)

. - London : Red lion press, 1934 (Surrey : S. Matthewman, 1935)

. - Milano : Giuffrè, 1969 [Se si descrive una ristampa inalterata del 1980, questo anno sarà indicato nella Precis. di inv., v. 52.1. ricordarsi di mettere in Carta d'identità il tipo di data R]